L'epica dell'Italia contadina. Nessun altro paese europeo ha avuto un movimento bracciantile della forza e della risonanza politica di quello italiano. Furono infatti le lotte dei braccianti padani e meridionali, prima ancora di quelle operaie, a far da laboratorio al nascente socialismo italiano e a portare le masse sulla scena della politica postunitaria. Il tragico conflitto che oppose braccianti e agrari non lasciò spazio a mediazioni pragmatiche ma solo a contrapposizioni frontali. Stretto tra l'assenza e il disinteresse dello Stato liberale riguardo alla questione agraria e contadina e l'inclinazione massimalistica della propria azione politico-sindacale, il movimento dei braccianti non riuscì a trasformare le "passioni rivoluzionarie" in "passioni democratiche". L'isolamento politico e sociale in cui venne a trovarsi, l'avvento del fascismo e, più tardi, il processo d'industrializzazione, ne favorirono l'emarginazione e la successiva estinzione.
L'epica dell'Italia contadina. Nessun altro paese europeo ha avuto un movimento bracciantile della forza e della risonanza politica di quello italiano. Furono infatti le lotte dei braccianti padani e meridionali, prima ancora di quelle operaie, a far da laboratorio al nascente socialismo italiano e a portare le masse sulla scena della politica postunitaria. Il tragico conflitto che oppose braccianti e agrari non lasciò spazio a mediazioni pragmatiche ma solo a contrapposizioni frontali. Stretto tra l'assenza e il disinteresse dello Stato liberale riguardo alla questione agraria e contadina e l'inclinazione massimalistica della propria azione politico-sindacale, il movimento dei braccianti non riuscì a trasformare le "passioni rivoluzionarie" in "passioni democratiche". L'isolamento politico e sociale in cui venne a trovarsi, l'avvento del fascismo e, più tardi, il processo d'industrializzazione, ne favorirono l'emarginazione e la successiva estinzione.