Author: | Natsume Sōseki, Andrea Maurizi | ISBN: | 9788833531984 |
Publisher: | Lindau | Publication: | March 21, 2019 |
Imprint: | Lindau | Language: | Italian |
Author: | Natsume Sōseki, Andrea Maurizi |
ISBN: | 9788833531984 |
Publisher: | Lindau |
Publication: | March 21, 2019 |
Imprint: | Lindau |
Language: | Italian |
Kei e Roku decidono di intraprendere l'ascesa del monte Aso, il più grande vulcano del Giappone. Legati da una profonda amicizia, i due ragazzi sono tuttavia molto diversi: ricco e colto il primo, di modesta estrazione il secondo, hanno caratteri divergenti che li portano spesso a discutere. Le vivide descrizioni degli scenari in cui si muovono fanno da cornice ai loro dialoghi, in cui emergono le aspettative e i desideri, ma anche le incertezze e le inquietudini dei giovani nati dopo la Restaurazione Meiji, un periodo in cui il Giappone iniziava ad aprirsi all'Occidente e alla modernità, ma avvertiva anche il pericolo di perdere la propria identità e i propri valori tradizionali. Con Il 210° giorno Sōseki intende del resto rappresentare proprio il conflitto interiore e lo smarrimento di coloro che vissero i repentini e traumatici cambiamenti che sconvolsero la struttura sociale, politica e culturale del Paese tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo. Agli eventi narrati – le avverse condizioni meteorologiche che ostacolano il cammino dei protagonisti, la notte passata in una locanda che diventa occasione per osservarne gli avventori, fino all'inaspettato finale – corrisponde il ritratto ricco e suggestivo dell'anima di un popolo che solo uno scrittore con la sensibilità, la profondità di sguardo e la capacità narrativa di Sōseki è in grado di delineare.
Kei e Roku decidono di intraprendere l'ascesa del monte Aso, il più grande vulcano del Giappone. Legati da una profonda amicizia, i due ragazzi sono tuttavia molto diversi: ricco e colto il primo, di modesta estrazione il secondo, hanno caratteri divergenti che li portano spesso a discutere. Le vivide descrizioni degli scenari in cui si muovono fanno da cornice ai loro dialoghi, in cui emergono le aspettative e i desideri, ma anche le incertezze e le inquietudini dei giovani nati dopo la Restaurazione Meiji, un periodo in cui il Giappone iniziava ad aprirsi all'Occidente e alla modernità, ma avvertiva anche il pericolo di perdere la propria identità e i propri valori tradizionali. Con Il 210° giorno Sōseki intende del resto rappresentare proprio il conflitto interiore e lo smarrimento di coloro che vissero i repentini e traumatici cambiamenti che sconvolsero la struttura sociale, politica e culturale del Paese tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo. Agli eventi narrati – le avverse condizioni meteorologiche che ostacolano il cammino dei protagonisti, la notte passata in una locanda che diventa occasione per osservarne gli avventori, fino all'inaspettato finale – corrisponde il ritratto ricco e suggestivo dell'anima di un popolo che solo uno scrittore con la sensibilità, la profondità di sguardo e la capacità narrativa di Sōseki è in grado di delineare.