Author: | Emilio Salgari | ISBN: | 9788868110154 |
Publisher: | Libri da leggere | Publication: | January 29, 2016 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Emilio Salgari |
ISBN: | 9788868110154 |
Publisher: | Libri da leggere |
Publication: | January 29, 2016 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Questo breve racconto di Emilio Salgari, come pure molti altri dello scrittore, è ambientato in luoghi lontani. Questa volta non sono le isole canarie o altri arcipelaghi bruciati dal sole ma il Rio delle Amazzoni. Protagonista della storia un boa che viene sconfitto da un giovane di cui nessuno credeva potesse essere in grado di compiere una tale impresa.
Sebbene si credesse che Salgari fosse uno scrittore di opere prettamente per bambini e ragazzi, i suoi racconti sono stati oggi rivalutati e riconsiderati dalla critica. Emilio Salgari viene, infatti, considerato come uno dei pochi scrittori italiani conosciuti e tradotti a livello mondiale: dall’area tedesca fino a quella ispano-americana. A lui si sono ispirati molti grandi della letteratura moderna come Luis Sepulveda e Paco Ignazio Taibo che ha dichiarato di aver letto 63 libri dell’autore, uno in più di Ernesto Che Guevara. Sulle prime, mancarono le traduzioni del mondo britannico. Questo può essere facilmente spiegato con quello spirito di superiorità che caratterizza gli inglesi e anche l’ostilità nei confronti degli altri popoli. Inoltre, Salgari si è dimostrato spesso ostile nei suoi scritti, al mondo Anglosassone e al suo imperialismo. Questo vien fuori, soprattutto, nel ciclo di Sandokan. Questo, probabilmente, ha evitato la traduzione, in un primo momento dei testi salgariani in inglese. Cosa che invece non è avvenuta in Russia e nel mondo orientale in cui si annoverano non poche edizioni dell’autore veronese. Egli, inoltre, è stato in grado di creare due personaggi entrati all’interno dell’immaginario collettivo di tutto il mondo e, nello specifico, intendiamo riferirci a il Corsaro Nero e Sandokan che hanno ispirato anche molte riproduzioni cinematografiche. Senza tralasciare il fatto che l’autore è stato in grado, meglio di chiunque altro, di interpretare i miti e le realtà dell’Ottocento. Tra questi l’esoterismo, il sogno di conquista e di movimento, la diffusione mondiale e l’appropriazione planetaria sebbene egli non abbia mai viaggiato in prima persona.
Questo breve racconto di Emilio Salgari, come pure molti altri dello scrittore, è ambientato in luoghi lontani. Questa volta non sono le isole canarie o altri arcipelaghi bruciati dal sole ma il Rio delle Amazzoni. Protagonista della storia un boa che viene sconfitto da un giovane di cui nessuno credeva potesse essere in grado di compiere una tale impresa.
Sebbene si credesse che Salgari fosse uno scrittore di opere prettamente per bambini e ragazzi, i suoi racconti sono stati oggi rivalutati e riconsiderati dalla critica. Emilio Salgari viene, infatti, considerato come uno dei pochi scrittori italiani conosciuti e tradotti a livello mondiale: dall’area tedesca fino a quella ispano-americana. A lui si sono ispirati molti grandi della letteratura moderna come Luis Sepulveda e Paco Ignazio Taibo che ha dichiarato di aver letto 63 libri dell’autore, uno in più di Ernesto Che Guevara. Sulle prime, mancarono le traduzioni del mondo britannico. Questo può essere facilmente spiegato con quello spirito di superiorità che caratterizza gli inglesi e anche l’ostilità nei confronti degli altri popoli. Inoltre, Salgari si è dimostrato spesso ostile nei suoi scritti, al mondo Anglosassone e al suo imperialismo. Questo vien fuori, soprattutto, nel ciclo di Sandokan. Questo, probabilmente, ha evitato la traduzione, in un primo momento dei testi salgariani in inglese. Cosa che invece non è avvenuta in Russia e nel mondo orientale in cui si annoverano non poche edizioni dell’autore veronese. Egli, inoltre, è stato in grado di creare due personaggi entrati all’interno dell’immaginario collettivo di tutto il mondo e, nello specifico, intendiamo riferirci a il Corsaro Nero e Sandokan che hanno ispirato anche molte riproduzioni cinematografiche. Senza tralasciare il fatto che l’autore è stato in grado, meglio di chiunque altro, di interpretare i miti e le realtà dell’Ottocento. Tra questi l’esoterismo, il sogno di conquista e di movimento, la diffusione mondiale e l’appropriazione planetaria sebbene egli non abbia mai viaggiato in prima persona.