Author: | Emilio Salgari | ISBN: | 9788868110109 |
Publisher: | Libri da leggere | Publication: | January 20, 2016 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Emilio Salgari |
ISBN: | 9788868110109 |
Publisher: | Libri da leggere |
Publication: | January 20, 2016 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Anche con questo romanzo Emilio Salgari ci conduce in un viaggio lontano dal grigiore delle metropoli per immergerci in mari azzurri e vivere favolose avventure. Questa volta ad aver bisogno di aiuto è la contessa di Ventimiglia Ines detta Neala. Mendoza e Buttafuoco coinvolgono nella loro avventura anche Don Barrejo che ormai vive tranquillo dopo essersi sposato con una sivigliana. I tre proteggeranno Neala e la condurranno a ritirare la grande eredità del Cacicco del Darien. Per riuscire nell’impresa, si ritroveranno a sfidare animali feroci, natura impervia e tribù di cannibali. Ad ostacolare i tre nella loro impresa anche e soprattutto il Marchese di Montelimar che aveva rapito Neala quando era appena una fanciulla. Era stato lui l’artefice della morte di suo padre che aveva fatto impiccare lui stesso. Da allora, la giovane donna era tenuta da lui prigioniera a Maracaibo. Egli le diceva che era il suo tutore. L’obiettivo dell’uomo, in realtà, era quello di impossessarsi della sua immensa ricchezza.
Ad un lettore attento, tra le pagine capiterà subito all’occhio un senso di malinconia. Infatti, Gli ultimi filibustieri conclude il ciclo salgariano dei Corsari delle Antille. E’ come se Emilio Salgari volesse rendere il lettore consapevole del fatto che tutte le cose belle e divertenti della vita, nello specifico quella dei corsari, prima o poi devono finire per fare in modo che ognuno torni alla sua vita di sempre o comunque ad una vita diversa senza scorribande e pericoli. Un po’ come quando si concludono le ferie e bisogna tornare a lavoro.
In realtà, tra le pagine di questo romanzo i biografi leggono invece i primi sintomi della depressione che di lì a poco avrebbe assalito lo scrittore. Non bisogna dimenticare, infatti, che Salgari mise fine alla sua vita a causa di una serie di eventi spiacevoli accaduti nel corso della stessa.
Anche con questo romanzo Emilio Salgari ci conduce in un viaggio lontano dal grigiore delle metropoli per immergerci in mari azzurri e vivere favolose avventure. Questa volta ad aver bisogno di aiuto è la contessa di Ventimiglia Ines detta Neala. Mendoza e Buttafuoco coinvolgono nella loro avventura anche Don Barrejo che ormai vive tranquillo dopo essersi sposato con una sivigliana. I tre proteggeranno Neala e la condurranno a ritirare la grande eredità del Cacicco del Darien. Per riuscire nell’impresa, si ritroveranno a sfidare animali feroci, natura impervia e tribù di cannibali. Ad ostacolare i tre nella loro impresa anche e soprattutto il Marchese di Montelimar che aveva rapito Neala quando era appena una fanciulla. Era stato lui l’artefice della morte di suo padre che aveva fatto impiccare lui stesso. Da allora, la giovane donna era tenuta da lui prigioniera a Maracaibo. Egli le diceva che era il suo tutore. L’obiettivo dell’uomo, in realtà, era quello di impossessarsi della sua immensa ricchezza.
Ad un lettore attento, tra le pagine capiterà subito all’occhio un senso di malinconia. Infatti, Gli ultimi filibustieri conclude il ciclo salgariano dei Corsari delle Antille. E’ come se Emilio Salgari volesse rendere il lettore consapevole del fatto che tutte le cose belle e divertenti della vita, nello specifico quella dei corsari, prima o poi devono finire per fare in modo che ognuno torni alla sua vita di sempre o comunque ad una vita diversa senza scorribande e pericoli. Un po’ come quando si concludono le ferie e bisogna tornare a lavoro.
In realtà, tra le pagine di questo romanzo i biografi leggono invece i primi sintomi della depressione che di lì a poco avrebbe assalito lo scrittore. Non bisogna dimenticare, infatti, che Salgari mise fine alla sua vita a causa di una serie di eventi spiacevoli accaduti nel corso della stessa.