In quest’opera, scritta due anni dopo La congiura di Catilina, l’autore impiega una tecnica narrativa più raffinata, che rivela, nell’infittirsi delle peripezie e delle vicende romanzesche, la sua attenzione per le forti passioni dell’ingenium umano. I ritratti dei personaggi di rilievo qui non vengono “scolpiti” in medaglioni posti all’inizio del racconto, ma sono delineati gradualmente, attraverso i mutamenti psicologici legati allo svolgersi degli eventi. Vivo e incalzante, il racconto mostra vigore polemico nel denunciare l’incompetenza della nobilitas nella conduzione della guerra ed evidenzia, nonostante l’ampiezza del periodo analizzato, una non comune capacità di chiare e dense sintesi storiche.
In quest’opera, scritta due anni dopo La congiura di Catilina, l’autore impiega una tecnica narrativa più raffinata, che rivela, nell’infittirsi delle peripezie e delle vicende romanzesche, la sua attenzione per le forti passioni dell’ingenium umano. I ritratti dei personaggi di rilievo qui non vengono “scolpiti” in medaglioni posti all’inizio del racconto, ma sono delineati gradualmente, attraverso i mutamenti psicologici legati allo svolgersi degli eventi. Vivo e incalzante, il racconto mostra vigore polemico nel denunciare l’incompetenza della nobilitas nella conduzione della guerra ed evidenzia, nonostante l’ampiezza del periodo analizzato, una non comune capacità di chiare e dense sintesi storiche.