Author: | Pierluigi Romeo di Colloredo Mels | ISBN: | 9788893274388 |
Publisher: | Luca Cristini Editore (Soldiersop) | Publication: | February 25, 2019 |
Imprint: | SPS-050 | Language: | Italian |
Author: | Pierluigi Romeo di Colloredo Mels |
ISBN: | 9788893274388 |
Publisher: | Luca Cristini Editore (Soldiersop) |
Publication: | February 25, 2019 |
Imprint: | SPS-050 |
Language: | Italian |
Nel 1792 il Milanese venne sconvolto da una serie di aggressioni a bambini ed adulti da parte di quella che venne chiamata la Bestia Feroce, o, dal luogo della prima uccisione compiuta, Bestia di Cusago. Per tutta l’estate la Bestia fu il terrore del Milanese, colpendo non solo nella zona delle Groane e del Seveso, a Barlassina, a Corbetta, a Limbiate, ma anche negli immediati dintorni della capitale del Ducato, nei luoghi dell’odierne Piazza Wagner e Piazzale Kennedy. la Bestia venne catturata ed uccisa il 18 settembre dello stesso anno, dopo aver uccisi dieci bambini e ferito gravemente quattro persone. La responsabile era una lupa: almeno così si ritenne, anche se molti continuarono a dubitare dell’identificazione. Non fu la prima volta, e non fu l’ultima, che i lupi predarono esseri umani in Lombardia, ma stavolta il governo austriaco aveva incaricato di occuparsi della vicenda il marchese Cesare Beccaria, il quale scrisse anche un Giornale circostanziato di quanto ha fatto la Bestia feroce nell'Alto Milanese dai primi di Luglio dell'anno 1792 sino al giorno 18 Settembre p. p., sulla vicenda, uscito anonimo ma che qui per la prima volta viene attribuito al Beccaria sulla base dello stile e della conoscenza dei fatti quale solo il Magistrato Civico inquirente poteva avere. Studiando la vicenda si scopre come sia solo la punta del proverbiale iceberg. Nelle due regioni più afflitte dalla piaga dei lupi antropofagi, l’Italia Settentrionale e soprattutto la Francia le vittime assommano, dal XVI al XX secolo a diverse migliaia, per rimanere solo ai casi registrati. La più famosa di queste Bestie, quella che infuriò nel Gévaudan tra il 1764 ed il 1767 fu solo la più famosa, ma fu solo una delle molte, e neppure la più sanguinaria. Siamo di fronte ad una vicenda totalmente rimossa per rispettare i canoni di un ambientalismo politicamente corretto, a scapito di centinaia di documenti d’archivio. In appendice sono riportati il testo integrale del Giornale circostanziato del Beccaria, altri pouscoli relativi alla Bestia di Cusago, e ed il testo completo del processo verbale sulle spoglie della Prima e della Seconda Bestia del Gévaudan del 20 giugno 1767 redatto dal notaio reale Roch- Etienne Martin..
Nel 1792 il Milanese venne sconvolto da una serie di aggressioni a bambini ed adulti da parte di quella che venne chiamata la Bestia Feroce, o, dal luogo della prima uccisione compiuta, Bestia di Cusago. Per tutta l’estate la Bestia fu il terrore del Milanese, colpendo non solo nella zona delle Groane e del Seveso, a Barlassina, a Corbetta, a Limbiate, ma anche negli immediati dintorni della capitale del Ducato, nei luoghi dell’odierne Piazza Wagner e Piazzale Kennedy. la Bestia venne catturata ed uccisa il 18 settembre dello stesso anno, dopo aver uccisi dieci bambini e ferito gravemente quattro persone. La responsabile era una lupa: almeno così si ritenne, anche se molti continuarono a dubitare dell’identificazione. Non fu la prima volta, e non fu l’ultima, che i lupi predarono esseri umani in Lombardia, ma stavolta il governo austriaco aveva incaricato di occuparsi della vicenda il marchese Cesare Beccaria, il quale scrisse anche un Giornale circostanziato di quanto ha fatto la Bestia feroce nell'Alto Milanese dai primi di Luglio dell'anno 1792 sino al giorno 18 Settembre p. p., sulla vicenda, uscito anonimo ma che qui per la prima volta viene attribuito al Beccaria sulla base dello stile e della conoscenza dei fatti quale solo il Magistrato Civico inquirente poteva avere. Studiando la vicenda si scopre come sia solo la punta del proverbiale iceberg. Nelle due regioni più afflitte dalla piaga dei lupi antropofagi, l’Italia Settentrionale e soprattutto la Francia le vittime assommano, dal XVI al XX secolo a diverse migliaia, per rimanere solo ai casi registrati. La più famosa di queste Bestie, quella che infuriò nel Gévaudan tra il 1764 ed il 1767 fu solo la più famosa, ma fu solo una delle molte, e neppure la più sanguinaria. Siamo di fronte ad una vicenda totalmente rimossa per rispettare i canoni di un ambientalismo politicamente corretto, a scapito di centinaia di documenti d’archivio. In appendice sono riportati il testo integrale del Giornale circostanziato del Beccaria, altri pouscoli relativi alla Bestia di Cusago, e ed il testo completo del processo verbale sulle spoglie della Prima e della Seconda Bestia del Gévaudan del 20 giugno 1767 redatto dal notaio reale Roch- Etienne Martin..