Author: | Vittorio Giacopini | ISBN: | 9788865764084 |
Publisher: | Il Saggiatore | Publication: | January 22, 2015 |
Imprint: | Il Saggiatore | Language: | Italian |
Author: | Vittorio Giacopini |
ISBN: | 9788865764084 |
Publisher: | Il Saggiatore |
Publication: | January 22, 2015 |
Imprint: | Il Saggiatore |
Language: | Italian |
Monti, laghi, colline, forre, fortilizi e contrafforti,borghi, strade, slarghi: vedere tutto, comese si fosse per aria, e tutto rappresentare in unamappa, con dettagli minuti, badando a distanze,rilievi, proporzioni: squadrare il mondo, illuminarlo,dargli ordine.È questo l’obiettivo di Serge Victor, ingegnere-cartografo al seguito di Napoleone durante laCampagna d’Italia. Figlio esemplare dei Lumi,nemico di fole balzane e superstizioni, adeptodell’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert – alle cuiparole si aggrappa con una devozione non lontanadal fi deismo che la Rivoluzione si era incaricatadi smantellare –, Serge Victor riceve l’ordine dalGenerale in persona di riprodurre i corsi e i ricorsidella Campagna, di fermare su carta e nel tempo inuovi confini d’Italia, che il demiurgo Napoleone,N., l’Imperatore, va ridisegnando e riplasmando,sempre più a suo piacimento. Così, mentre il còrsoconquista la penisola e, non pago, invade l’Egitto,Serge lavora alla sua magnum opus, in compagniadi uno scalcinato poeta tutto sdegno e fervore edell’ammaliatrice Zoraide, la sua Maga, che dellaragione rappresenta il doppio, il sonno, e prefigural’assedio portato ai Lumi dalle sotterranee pulsioniche, nella Storia come nell’animo dell’uomo,non conoscono sopore.Da questo assedio – più cruento di ogni battagliascatenata da Napoleone, più spietato di ognirivoluzione –, l’Illuminismo uscirà pesto e zoppicante,come Serge stesso, che nell’erebo ghiacciatodi Russia dovrà dire addio alla giovinezza e allaforza, ma soprattutto alla fiducia nelle magnifiche sorti e progressive dell’umanità. A capitolarenon è però solo un uomo o un’epoca, ma un interogenere letterario, il romanzo storico: perché LaMappa, di là dallo sfarzo di una prosa immaginifica e di una struttura narrativa monumentale, lasciapresagire un’aria di disfacimento, e sanciscel’irriducibilità del reale nella forma-romanzo, el’arbitrarietà di ogni pretesa del contrario.
Monti, laghi, colline, forre, fortilizi e contrafforti,borghi, strade, slarghi: vedere tutto, comese si fosse per aria, e tutto rappresentare in unamappa, con dettagli minuti, badando a distanze,rilievi, proporzioni: squadrare il mondo, illuminarlo,dargli ordine.È questo l’obiettivo di Serge Victor, ingegnere-cartografo al seguito di Napoleone durante laCampagna d’Italia. Figlio esemplare dei Lumi,nemico di fole balzane e superstizioni, adeptodell’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert – alle cuiparole si aggrappa con una devozione non lontanadal fi deismo che la Rivoluzione si era incaricatadi smantellare –, Serge Victor riceve l’ordine dalGenerale in persona di riprodurre i corsi e i ricorsidella Campagna, di fermare su carta e nel tempo inuovi confini d’Italia, che il demiurgo Napoleone,N., l’Imperatore, va ridisegnando e riplasmando,sempre più a suo piacimento. Così, mentre il còrsoconquista la penisola e, non pago, invade l’Egitto,Serge lavora alla sua magnum opus, in compagniadi uno scalcinato poeta tutto sdegno e fervore edell’ammaliatrice Zoraide, la sua Maga, che dellaragione rappresenta il doppio, il sonno, e prefigural’assedio portato ai Lumi dalle sotterranee pulsioniche, nella Storia come nell’animo dell’uomo,non conoscono sopore.Da questo assedio – più cruento di ogni battagliascatenata da Napoleone, più spietato di ognirivoluzione –, l’Illuminismo uscirà pesto e zoppicante,come Serge stesso, che nell’erebo ghiacciatodi Russia dovrà dire addio alla giovinezza e allaforza, ma soprattutto alla fiducia nelle magnifiche sorti e progressive dell’umanità. A capitolarenon è però solo un uomo o un’epoca, ma un interogenere letterario, il romanzo storico: perché LaMappa, di là dallo sfarzo di una prosa immaginifica e di una struttura narrativa monumentale, lasciapresagire un’aria di disfacimento, e sanciscel’irriducibilità del reale nella forma-romanzo, el’arbitrarietà di ogni pretesa del contrario.