Dopo un lunghissimo periodo di crescita molto lenta, a partire dal XVIII secolo la popolazione mondiale comincia ad aumentare sempre più intensamente, raggiungendo 1 miliardo e 260 milioni nel 1850, 2 miliardi e mezzo nel 1950, più di 6 miliardi oggi. Il panorama che ne risulta è fortemente squilibrato: una crescita prossima allo zero nei ricchi paesi del Nord, tassi di incremento impetuosi in molti paesi dell'Africa e dell'Asia, un continente europeo molto invecchiato, disparità economiche, sociali e territoriali, flussi migratori, deterioramento dell'ambiente. E, infine, i "cavalieri dell'Apocalisse" che un tempo falcidiavano la popolazione continuano di tanto in tanto a riaffacciarsi. Il fattore demografico rimane comunque un problema globale. Insieme alle cifre essenziali, questo libro, ampiamente rivisto e aggiornato, illustra gli interrogativi centrali, le politiche, gli sforzi della comunità internazionale, l'impatto sociale e psicologico di una struttura demografica così profondamente modificata.
Dopo un lunghissimo periodo di crescita molto lenta, a partire dal XVIII secolo la popolazione mondiale comincia ad aumentare sempre più intensamente, raggiungendo 1 miliardo e 260 milioni nel 1850, 2 miliardi e mezzo nel 1950, più di 6 miliardi oggi. Il panorama che ne risulta è fortemente squilibrato: una crescita prossima allo zero nei ricchi paesi del Nord, tassi di incremento impetuosi in molti paesi dell'Africa e dell'Asia, un continente europeo molto invecchiato, disparità economiche, sociali e territoriali, flussi migratori, deterioramento dell'ambiente. E, infine, i "cavalieri dell'Apocalisse" che un tempo falcidiavano la popolazione continuano di tanto in tanto a riaffacciarsi. Il fattore demografico rimane comunque un problema globale. Insieme alle cifre essenziali, questo libro, ampiamente rivisto e aggiornato, illustra gli interrogativi centrali, le politiche, gli sforzi della comunità internazionale, l'impatto sociale e psicologico di una struttura demografica così profondamente modificata.