Author: | Arte a Trezzo | ISBN: | 9788869492198 |
Publisher: | Mnamon | Publication: | December 1, 2017 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Arte a Trezzo |
ISBN: | 9788869492198 |
Publisher: | Mnamon |
Publication: | December 1, 2017 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Gli artisti sono Virginia Dal Magro, Irene Dioli, Debora Fella, Riccardo Garolla, Ottavio Mangiarini, Carlo Alberto Rastelli. Nelle loro opere oggi si potrebbero anche scorgere immagini che con le loro sostanze figurali sostengono cose analoghe a quelle che nel 1940 a Milano un altro gruppo di giovani aveva sostenuto pubblicando il manifesto di “Corrente”. Al movimento d’arte e cultura “Corrente” anche Mario De Micheli allora poco più che ventenne aveva partecipato.
“In arte — scrivevano infatti — la realtà non è il reale, non è la visibilità, ma è la cosciente emozione del reale indagato nel suo essere organismo.
É mediante questo processo che l’opera d’arte acquista la sua necessaria autonomia”. E ancora: “L’arte per noi deve servire all’uomo, servire proprio come a un meccanico serve una morsa o un tornio, servire alla nostra pace e alla nostra lotta, al nostro pensiero e alla vita.”
Fateci caso. Basta guardare le vetrine delle gallerie d’arte e dei musei contemporanei, sfogliare qualche rivista, per scoprire che invece in questi nostri anni non è affatto così!
Dalla introduzione di Giorgio Seveso
Gli artisti sono Virginia Dal Magro, Irene Dioli, Debora Fella, Riccardo Garolla, Ottavio Mangiarini, Carlo Alberto Rastelli. Nelle loro opere oggi si potrebbero anche scorgere immagini che con le loro sostanze figurali sostengono cose analoghe a quelle che nel 1940 a Milano un altro gruppo di giovani aveva sostenuto pubblicando il manifesto di “Corrente”. Al movimento d’arte e cultura “Corrente” anche Mario De Micheli allora poco più che ventenne aveva partecipato.
“In arte — scrivevano infatti — la realtà non è il reale, non è la visibilità, ma è la cosciente emozione del reale indagato nel suo essere organismo.
É mediante questo processo che l’opera d’arte acquista la sua necessaria autonomia”. E ancora: “L’arte per noi deve servire all’uomo, servire proprio come a un meccanico serve una morsa o un tornio, servire alla nostra pace e alla nostra lotta, al nostro pensiero e alla vita.”
Fateci caso. Basta guardare le vetrine delle gallerie d’arte e dei musei contemporanei, sfogliare qualche rivista, per scoprire che invece in questi nostri anni non è affatto così!
Dalla introduzione di Giorgio Seveso