Chi è Caffa, l’oscuro protagonista di questo libro? Non lo sappiamo, e forse non lo sapremo mai. Tutti, in queste pagine febbrili, parlano di lui. Ma lui non c’è, non parla (o quasi). È la figura muta (o quasi muta) attorno a cui ruota il tutto. E il tutto è una ridda di voci incontrollate. Voci che si susseguono, si mescolano, si sovrappongono per raccontare l’esistenza ridicola e disperata di un uomo di cui non sappiamo nemmeno il nome esatto: per alcuni Caffa, per altri Coffi, per altri ancora Caffè... Forse Caffa è semplicemente un angelo caduto in un mondo di folli, oppure è un nevrotico assoluto. Fatto sta che di mestiere fa l’impiegato, a tempo perso scrive, considera la musica come via verso un nutrimento sconosciuto, ha fidanzate che non lo capiscono, amici e colleghi che lo fraintendono. Per certi versi ricorda Kafka, ma per altri no. Insomma, La verità sul caso Caffa è un enigma, ma piuttosto comico.
Chi è Caffa, l’oscuro protagonista di questo libro? Non lo sappiamo, e forse non lo sapremo mai. Tutti, in queste pagine febbrili, parlano di lui. Ma lui non c’è, non parla (o quasi). È la figura muta (o quasi muta) attorno a cui ruota il tutto. E il tutto è una ridda di voci incontrollate. Voci che si susseguono, si mescolano, si sovrappongono per raccontare l’esistenza ridicola e disperata di un uomo di cui non sappiamo nemmeno il nome esatto: per alcuni Caffa, per altri Coffi, per altri ancora Caffè... Forse Caffa è semplicemente un angelo caduto in un mondo di folli, oppure è un nevrotico assoluto. Fatto sta che di mestiere fa l’impiegato, a tempo perso scrive, considera la musica come via verso un nutrimento sconosciuto, ha fidanzate che non lo capiscono, amici e colleghi che lo fraintendono. Per certi versi ricorda Kafka, ma per altri no. Insomma, La verità sul caso Caffa è un enigma, ma piuttosto comico.