Author: | PIERA REBUSCO | ISBN: | 9788826478371 |
Publisher: | PIERA REBUSCO | Publication: | July 7, 2017 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | PIERA REBUSCO |
ISBN: | 9788826478371 |
Publisher: | PIERA REBUSCO |
Publication: | July 7, 2017 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Pensieri, considerazioni, viaggi nell’anima e nel cuore, storie di vita vissuta “dentro” e “fuori”, commenti alle storie per condividere e veicolare una straordinaria esperienza di cambiamento.
Le storie di alcune donne scelte come rappresentative ci parlano di un viaggio che passa attraverso: la fame affettiva che induce a farsi scegliere e a volere un uomo a qualsiasi condizione; la bassa autostima che fa pensare di non poter meritare di più, di doversi accontentare; la sudditanza emotivo-affettiva che fa accettare un non-amore che fa male; la fatica, la difficoltà a riconoscere, legittimare e affermare i propri desideri; il complesso d’inferiorità cronica che relega a una condizione da paria; il condizionamento culturale che vuole il femminile dedito prima di tutto e soprattutto alla educazione, cura, assistenza degli altri.
Donne che nel malcontento trovano consolazione nel cibo, nella pulizia sfrenata, nell’accudimento tout-court, nello shopping, nell’estetica. Donne “normali” che sentono un disagio compatibile con una vita apparentemente “normale”, un malcontento che potrebbe passare inosservato se non fosse per una predisposizione al lamento o alle azioni compensatorie. Finché non iniziano a guardare, interrogare, ascoltare, interpretare il proprio malessere. Allora iniziano a dare risposte pertinenti al bisogno per molto tempo non riconosciuto, al desiderio coperto dalla paura, all’aspirazione negata.
Pensieri, considerazioni, viaggi nell’anima e nel cuore, storie di vita vissuta “dentro” e “fuori”, commenti alle storie per condividere e veicolare una straordinaria esperienza di cambiamento.
Le storie di alcune donne scelte come rappresentative ci parlano di un viaggio che passa attraverso: la fame affettiva che induce a farsi scegliere e a volere un uomo a qualsiasi condizione; la bassa autostima che fa pensare di non poter meritare di più, di doversi accontentare; la sudditanza emotivo-affettiva che fa accettare un non-amore che fa male; la fatica, la difficoltà a riconoscere, legittimare e affermare i propri desideri; il complesso d’inferiorità cronica che relega a una condizione da paria; il condizionamento culturale che vuole il femminile dedito prima di tutto e soprattutto alla educazione, cura, assistenza degli altri.
Donne che nel malcontento trovano consolazione nel cibo, nella pulizia sfrenata, nell’accudimento tout-court, nello shopping, nell’estetica. Donne “normali” che sentono un disagio compatibile con una vita apparentemente “normale”, un malcontento che potrebbe passare inosservato se non fosse per una predisposizione al lamento o alle azioni compensatorie. Finché non iniziano a guardare, interrogare, ascoltare, interpretare il proprio malessere. Allora iniziano a dare risposte pertinenti al bisogno per molto tempo non riconosciuto, al desiderio coperto dalla paura, all’aspirazione negata.