Author: | Paolo Benanti | ISBN: | 9788832822496 |
Publisher: | Castelvecchi | Publication: | April 3, 2018 |
Imprint: | Castelvecchi | Language: | Italian |
Author: | Paolo Benanti |
ISBN: | 9788832822496 |
Publisher: | Castelvecchi |
Publication: | April 3, 2018 |
Imprint: | Castelvecchi |
Language: | Italian |
Ogni Primo gennaio, dal 1927, il settimanale americano «Time» assegna il titolo di persona dell’anno. Nel 1982, per la prima volta, a essere scelto non è un uomo, ma una macchina: il computer. Quel giorno l’umanità dichiara ufficialmente che la complessità della Storia l’ha sconfitta e che una sua creazione, la macchina, è destinata a superarla. Muovendo da questa data simbolica, Benanti ci guida nell’innovativo campo dello human enhancement, il ‘potenziamento umano’. Con un’analisi limpida e avvincente, tra scarabei vivi pilotati elettronicamente e pillole che imprimono in modo indelebile informazioni nella nostra memoria, l’autore ci illustra il tentativo dell’uomo contemporaneo di superare i propri limiti, alla forsennata ricerca di un ideale di vita che la natura non può più garantire. Una prospettiva che potrà affascinare o spaventare, ma che non può lasciare eticamente indifferenti.
Ogni Primo gennaio, dal 1927, il settimanale americano «Time» assegna il titolo di persona dell’anno. Nel 1982, per la prima volta, a essere scelto non è un uomo, ma una macchina: il computer. Quel giorno l’umanità dichiara ufficialmente che la complessità della Storia l’ha sconfitta e che una sua creazione, la macchina, è destinata a superarla. Muovendo da questa data simbolica, Benanti ci guida nell’innovativo campo dello human enhancement, il ‘potenziamento umano’. Con un’analisi limpida e avvincente, tra scarabei vivi pilotati elettronicamente e pillole che imprimono in modo indelebile informazioni nella nostra memoria, l’autore ci illustra il tentativo dell’uomo contemporaneo di superare i propri limiti, alla forsennata ricerca di un ideale di vita che la natura non può più garantire. Una prospettiva che potrà affascinare o spaventare, ma che non può lasciare eticamente indifferenti.