Author: | Roberto Pertici, Eugenio Capozzi, Marco Gervasoni, Federico Mazzei, Giovanni Orsina | ISBN: | 9788838246937 |
Publisher: | Edizioni Studium S.r.l. | Publication: | May 16, 2018 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Roberto Pertici, Eugenio Capozzi, Marco Gervasoni, Federico Mazzei, Giovanni Orsina |
ISBN: | 9788838246937 |
Publisher: | Edizioni Studium S.r.l. |
Publication: | May 16, 2018 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
«La risposta più adeguata al ritorno del mito – specie da parte di formatori e insegnanti - è quella di una compiuta “storicizzazione”, anche perché quel tornare resta decisivo per la comprensione del tempo in cui viviamo e delle sue sfide. È quanto si propongono di fare i saggi che qui si pubblicano. Comune a tutti è la convinzione che le vicende di quell’anno abbiano una lunga incubazione e che quindi non possano essere ridotte a una storia meramente politica. Si fa riferimento al Sessantotto per brevità: si dovrebbe parlare con più precisione del nuovo “pensiero socializzato” (…) che emerge negli anni Sessanta e che è ancora largamente operante nelle società dell’inizio del XXI secolo. Questo mutamento è un fenomeno – come oggi si dice – “transnazionale”, lambisce anche paesi apparentemente periferici come la Spagna franchista e il Messico, come pure quelli dell’est europeo, come la Cecoslovacchia. Richiede quindi una trattazione di questo tipo, attenta alle copiose “suggestioni del mondo” che ha alle spalle (…) e ai complessi percorsi dei suoi temi.»
«La risposta più adeguata al ritorno del mito – specie da parte di formatori e insegnanti - è quella di una compiuta “storicizzazione”, anche perché quel tornare resta decisivo per la comprensione del tempo in cui viviamo e delle sue sfide. È quanto si propongono di fare i saggi che qui si pubblicano. Comune a tutti è la convinzione che le vicende di quell’anno abbiano una lunga incubazione e che quindi non possano essere ridotte a una storia meramente politica. Si fa riferimento al Sessantotto per brevità: si dovrebbe parlare con più precisione del nuovo “pensiero socializzato” (…) che emerge negli anni Sessanta e che è ancora largamente operante nelle società dell’inizio del XXI secolo. Questo mutamento è un fenomeno – come oggi si dice – “transnazionale”, lambisce anche paesi apparentemente periferici come la Spagna franchista e il Messico, come pure quelli dell’est europeo, come la Cecoslovacchia. Richiede quindi una trattazione di questo tipo, attenta alle copiose “suggestioni del mondo” che ha alle spalle (…) e ai complessi percorsi dei suoi temi.»