Author: | Ignazio Concordia | ISBN: | 1230000419048 |
Publisher: | Ignazio Concordia | Publication: | December 31, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Ignazio Concordia |
ISBN: | 1230000419048 |
Publisher: | Ignazio Concordia |
Publication: | December 31, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
A partire dalla seconda metà dell’ottavo sec. a. C. la Sicilia, e in special modo la parte centro-orientale, fu la meta preferita di un flusso migratorio di notevoli proporzioni, proveniente dalla Grecia e destinato, per le sue implicanze economiche, sociali e culturali, a segnare in modo profondo la realtà dell’isola.
Circa un secolo dopo, e cioè verso la metà del VII sec. a.C., furono le stesse colonie che a loro volta diedero vita ad una nuova ondata colonizzatrice, spingendosi più ad occidente ed entrando così in diretta concorrenza sia con le popolazioni indigene (Sicani ed Elimi) che con le colonie fenicie, le quali nella cuspide occidentale dell’isola avevano le loro roccaforti. Di queste sub-colonie Selinunte fu la più occidentale e perciò la più esposta ai pericoli di guerra, in quanto costituiva una diretta minaccia per gli interessi territoriali e commerciali di quei popoli di più antico insediamento. In particolare i contrasti si manifestarono più frequentemente con la vicina Segesta, il centro politico più importante dell’area elima, in un susseguirsi di vicende che coinvolsero le potenze militari dell’epoca, indebolirono entrambi i contendenti e portarono la colonia alla rovina e alla distruzione.
A partire dalla seconda metà dell’ottavo sec. a. C. la Sicilia, e in special modo la parte centro-orientale, fu la meta preferita di un flusso migratorio di notevoli proporzioni, proveniente dalla Grecia e destinato, per le sue implicanze economiche, sociali e culturali, a segnare in modo profondo la realtà dell’isola.
Circa un secolo dopo, e cioè verso la metà del VII sec. a.C., furono le stesse colonie che a loro volta diedero vita ad una nuova ondata colonizzatrice, spingendosi più ad occidente ed entrando così in diretta concorrenza sia con le popolazioni indigene (Sicani ed Elimi) che con le colonie fenicie, le quali nella cuspide occidentale dell’isola avevano le loro roccaforti. Di queste sub-colonie Selinunte fu la più occidentale e perciò la più esposta ai pericoli di guerra, in quanto costituiva una diretta minaccia per gli interessi territoriali e commerciali di quei popoli di più antico insediamento. In particolare i contrasti si manifestarono più frequentemente con la vicina Segesta, il centro politico più importante dell’area elima, in un susseguirsi di vicende che coinvolsero le potenze militari dell’epoca, indebolirono entrambi i contendenti e portarono la colonia alla rovina e alla distruzione.