Author: | AA.VV. | ISBN: | 9788865761267 |
Publisher: | Il Saggiatore | Publication: | August 3, 2011 |
Imprint: | Il Saggiatore | Language: | Italian |
Author: | AA.VV. |
ISBN: | 9788865761267 |
Publisher: | Il Saggiatore |
Publication: | August 3, 2011 |
Imprint: | Il Saggiatore |
Language: | Italian |
Sono trascorsi cinquant’anni dal giorno di maggio 1961 in cui Michel Foucault, dopo molte peripezie, disavventure e smarrimenti, era riuscito finalmente a pubblicare presso le edizioni Plon la sua Storia della follia, un lasso di tempo sufficiente, crediamo, per cominciare a interrogarci sui destini di questo lavoro e per chiederci in particolare come mai questo libro, dalle vicende editoriali tormentate anche in seguito, si sia a sua volta registrato in maniera tanto controversa e contraddittoria nello spazio della nostra cultura e del nostro pensiero. Un lasso di tempo che ha scavato comunque la necessaria distanza storica a partire dalla quale ripensare criticamente la straordinaria inventività e produttività di un libro che, come ha scritto Georges Canguilhem, dovrà essere giudicato essenzialmente come “evento”, in ragione degli “effetti” che avrà prodotto. Effetti (o loro mancata produzione) che abbiamo voluto cominciare a cartografare con questo fascicolo di “aut aut”.
Sono trascorsi cinquant’anni dal giorno di maggio 1961 in cui Michel Foucault, dopo molte peripezie, disavventure e smarrimenti, era riuscito finalmente a pubblicare presso le edizioni Plon la sua Storia della follia, un lasso di tempo sufficiente, crediamo, per cominciare a interrogarci sui destini di questo lavoro e per chiederci in particolare come mai questo libro, dalle vicende editoriali tormentate anche in seguito, si sia a sua volta registrato in maniera tanto controversa e contraddittoria nello spazio della nostra cultura e del nostro pensiero. Un lasso di tempo che ha scavato comunque la necessaria distanza storica a partire dalla quale ripensare criticamente la straordinaria inventività e produttività di un libro che, come ha scritto Georges Canguilhem, dovrà essere giudicato essenzialmente come “evento”, in ragione degli “effetti” che avrà prodotto. Effetti (o loro mancata produzione) che abbiamo voluto cominciare a cartografare con questo fascicolo di “aut aut”.