Author: | G. Willow Wilson | ISBN: | 9788865763223 |
Publisher: | Il Saggiatore | Publication: | May 30, 2013 |
Imprint: | Il Saggiatore | Language: | Italian |
Author: | G. Willow Wilson |
ISBN: | 9788865763223 |
Publisher: | Il Saggiatore |
Publication: | May 30, 2013 |
Imprint: | Il Saggiatore |
Language: | Italian |
La Città sorge da tempo immemorabile in un piccolo emirato del Medio Oriente, ricco di petrolio, corruzione e ingiustizie. Il potere dei suoi governanti si regge sulla polizia segreta e sui censori che filtrano tutto ciò che passa su internet, capeggiati da una figura misteriosa, conosciuta solo come la Mano. Il giovane Alif è un abilissimo hacker, la cui attività consiste nel celare in rete le identità dei suoi molti clienti: estremisti, dissidenti o chiunque voglia nascondersi agli occhi dello stato. La sua vita prende una piega inaspettata quando viene scaricato da Intisar, sua aristocratica fidanzata, promessa in sposa a un principe della famiglia reale. La gelosia di Alif si trasforma in paura quando scopre che il nuovo fidanzato di Intisar non è altro che la Mano, il suo più acerrimo avversario sui campi di battaglia del web. Ma è l’ultimo dono della ragazza a segnare il destino di Alif: un libro antico e misterioso, I mille e un giorno. Nel corso dei secoli studiosi e mistici hanno sussurrato che le sue pagine sono state dettate dai jinn, gli esseri soprannaturali della mitologia araba, a metà tra gli angeli e gli uomini. E ora la Mano lo brama, convinto che sia la chiave per creare un nuovo sistema informatico. Inseguito dalla polizia segreta, ad Alif non resta che fuggire e cercare aiuto nei bassifondi della Città: una fuga che gli aprirà le porte di un mondo invisibile e parallelo dove i jinn sembrano davvero esistere, nascosti agli occhi degli uomini. Un mondo ricco di nemici e alleati, dove forse si cela il segreto per sconfiggere la Mano. G. Willow Wilson ha creato una miscela esplosiva, che intreccia il mondo degli hacker con la religione, i moti della Primavera araba con la mitologia. «Alif l’invisibile» è un romanzo imprevedibile che riesce a far riflettere sull’uso che facciamo di internet, su ciò a cui decidiamo di credere e, magari, anche sul significato dell’amore.
La Città sorge da tempo immemorabile in un piccolo emirato del Medio Oriente, ricco di petrolio, corruzione e ingiustizie. Il potere dei suoi governanti si regge sulla polizia segreta e sui censori che filtrano tutto ciò che passa su internet, capeggiati da una figura misteriosa, conosciuta solo come la Mano. Il giovane Alif è un abilissimo hacker, la cui attività consiste nel celare in rete le identità dei suoi molti clienti: estremisti, dissidenti o chiunque voglia nascondersi agli occhi dello stato. La sua vita prende una piega inaspettata quando viene scaricato da Intisar, sua aristocratica fidanzata, promessa in sposa a un principe della famiglia reale. La gelosia di Alif si trasforma in paura quando scopre che il nuovo fidanzato di Intisar non è altro che la Mano, il suo più acerrimo avversario sui campi di battaglia del web. Ma è l’ultimo dono della ragazza a segnare il destino di Alif: un libro antico e misterioso, I mille e un giorno. Nel corso dei secoli studiosi e mistici hanno sussurrato che le sue pagine sono state dettate dai jinn, gli esseri soprannaturali della mitologia araba, a metà tra gli angeli e gli uomini. E ora la Mano lo brama, convinto che sia la chiave per creare un nuovo sistema informatico. Inseguito dalla polizia segreta, ad Alif non resta che fuggire e cercare aiuto nei bassifondi della Città: una fuga che gli aprirà le porte di un mondo invisibile e parallelo dove i jinn sembrano davvero esistere, nascosti agli occhi degli uomini. Un mondo ricco di nemici e alleati, dove forse si cela il segreto per sconfiggere la Mano. G. Willow Wilson ha creato una miscela esplosiva, che intreccia il mondo degli hacker con la religione, i moti della Primavera araba con la mitologia. «Alif l’invisibile» è un romanzo imprevedibile che riesce a far riflettere sull’uso che facciamo di internet, su ciò a cui decidiamo di credere e, magari, anche sul significato dell’amore.