«In questi racconti il lettore vedrà spesso dispiegarsi una fantasia cupa, perversa, imprevedibile, che certo non ha molto della pretesa luminosità attica. Si tratta spesso di storie che hanno il potere di esplorare le pieghe della paura e dell’orrore, ma anche della comicità e dell’ironia, con un’efficacia e una ricchezza di invenzioni che difficilmente un moderno sceneggiatore di film pulp, horror o splatter potrebbe eguagliare: per il buon motivo che un’intera popolazione e una tradizione secolare, nel lavoro della fantasia, dispongono di risorse incomparabilmente superiori a quelle di un uomo solo, o anche di un team di ghost writer; proprio come un’intera cultura, nella riflessione narrativa che compie su se stessa, è quasi sempre superiore alla invenzioni saggistiche del filosofo o dello psicoanalista.» Dall’introduzione di Maurizio Bettini.
«In questi racconti il lettore vedrà spesso dispiegarsi una fantasia cupa, perversa, imprevedibile, che certo non ha molto della pretesa luminosità attica. Si tratta spesso di storie che hanno il potere di esplorare le pieghe della paura e dell’orrore, ma anche della comicità e dell’ironia, con un’efficacia e una ricchezza di invenzioni che difficilmente un moderno sceneggiatore di film pulp, horror o splatter potrebbe eguagliare: per il buon motivo che un’intera popolazione e una tradizione secolare, nel lavoro della fantasia, dispongono di risorse incomparabilmente superiori a quelle di un uomo solo, o anche di un team di ghost writer; proprio come un’intera cultura, nella riflessione narrativa che compie su se stessa, è quasi sempre superiore alla invenzioni saggistiche del filosofo o dello psicoanalista.» Dall’introduzione di Maurizio Bettini.