Le finestre di fronte

Fiction & Literature
Cover of the book Le finestre di fronte by Georges Simenon, Adelphi
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Georges Simenon ISBN: 9788845971686
Publisher: Adelphi Publication: April 30, 2014
Imprint: Adelphi Language: Italian
Author: Georges Simenon
ISBN: 9788845971686
Publisher: Adelphi
Publication: April 30, 2014
Imprint: Adelphi
Language: Italian

Siamo a Batum, sul Mar Nero, nei primi anni di Stalin. Adil bey è il nuovo console turco. Comincia a guardarsi intorno. Entra nel suo ufficio, «sporco di quella sporcizia lugubre che si ritrova nelle caserme e in certi uffici pubblici». Dà un’occhiata fuori e vede due persone affacciate alla finestra di fronte. «Prendevano il fresco, nell’oscurità, in silenzio». Più tardi vedrà il punto rosso di una sigaretta nel buio di quella finestra. Adil bey avverte subito un invincibile disagio, in quella città desolante, dove tutto lo respinge, dove ogni significato è dubbio e sfuggente. E si sente preso in una rete: sguardi, mezze parole, contrattempi, scene intraviste. Capisce di essere un insetto condannato a contemplare la ragnatela che lo imprigiona. Continua a guardare le finestre di fronte, con maggiore curiosità di quella che mostrano gli altri a osservare lui. Spia le spie, e intanto anche il suo corpo sembra intaccato, una cupa rabbia si unisce alla paura. E l’angoscia si espande, nulla può arrestarla. Su questa scena si consuma una storia di amore, inganno e morte. Pubblicato nel 1933, quando la natura della Russia di Stalin era ancora ignota all’esterno, e nessuno poteva raccontarla dall’interno, questo romanzo è una prova sconcertante della precisione visionaria di Simenon. Nel ritmo torpido e maligno della vita a Batum troviamo tutti i tratti dell’ossessione poliziesca che fa da sfondo al nostro tempo. Nulla di essenziale c’è da aggiungere a questa immagine, che ha una sonnambolica sicurezza. Non vi è qui alcuna preoccupazione ideologica: sola all’opera è la capacità primordiale di cogliere un’aria, un’aura, un’essenza nascosta. Così, forse senza accorgersene, Simenon ha scritto il romanzo russo di quegli anni che altri non hanno potuto scrivere.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

Siamo a Batum, sul Mar Nero, nei primi anni di Stalin. Adil bey è il nuovo console turco. Comincia a guardarsi intorno. Entra nel suo ufficio, «sporco di quella sporcizia lugubre che si ritrova nelle caserme e in certi uffici pubblici». Dà un’occhiata fuori e vede due persone affacciate alla finestra di fronte. «Prendevano il fresco, nell’oscurità, in silenzio». Più tardi vedrà il punto rosso di una sigaretta nel buio di quella finestra. Adil bey avverte subito un invincibile disagio, in quella città desolante, dove tutto lo respinge, dove ogni significato è dubbio e sfuggente. E si sente preso in una rete: sguardi, mezze parole, contrattempi, scene intraviste. Capisce di essere un insetto condannato a contemplare la ragnatela che lo imprigiona. Continua a guardare le finestre di fronte, con maggiore curiosità di quella che mostrano gli altri a osservare lui. Spia le spie, e intanto anche il suo corpo sembra intaccato, una cupa rabbia si unisce alla paura. E l’angoscia si espande, nulla può arrestarla. Su questa scena si consuma una storia di amore, inganno e morte. Pubblicato nel 1933, quando la natura della Russia di Stalin era ancora ignota all’esterno, e nessuno poteva raccontarla dall’interno, questo romanzo è una prova sconcertante della precisione visionaria di Simenon. Nel ritmo torpido e maligno della vita a Batum troviamo tutti i tratti dell’ossessione poliziesca che fa da sfondo al nostro tempo. Nulla di essenziale c’è da aggiungere a questa immagine, che ha una sonnambolica sicurezza. Non vi è qui alcuna preoccupazione ideologica: sola all’opera è la capacità primordiale di cogliere un’aria, un’aura, un’essenza nascosta. Così, forse senza accorgersene, Simenon ha scritto il romanzo russo di quegli anni che altri non hanno potuto scrivere.

More books from Adelphi

Cover of the book La Marcia di Radetzky by Georges Simenon
Cover of the book Diavoli stranieri sulla Via della Seta by Georges Simenon
Cover of the book La vana fuga dagli Dei by Georges Simenon
Cover of the book La peste scarlatta by Georges Simenon
Cover of the book La nascita della filosofia by Georges Simenon
Cover of the book Il padrone by Georges Simenon
Cover of the book Il fiuto del dottor Jean by Georges Simenon
Cover of the book Intransigenze by Georges Simenon
Cover of the book Confessione di un assassino by Georges Simenon
Cover of the book The Heavenly Christmas Tree by Georges Simenon
Cover of the book Il cavaliere e la morte by Georges Simenon
Cover of the book Correre by Georges Simenon
Cover of the book Storie ciniche by Georges Simenon
Cover of the book Invito a una decapitazione by Georges Simenon
Cover of the book Cotto by Georges Simenon
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy