Author: | Giorgio Ravegnani | ISBN: | 9788869731709 |
Publisher: | Salerno Editrice | Publication: | September 19, 2016 |
Imprint: | Salerno Editrice | Language: | Italian |
Author: | Giorgio Ravegnani |
ISBN: | 9788869731709 |
Publisher: | Salerno Editrice |
Publication: | September 19, 2016 |
Imprint: | Salerno Editrice |
Language: | Italian |
Storia della sovrana più discussa del trono di Bisanzio. Attrice e poi moglie dell’imperatore Giustiniano ebbe un ruolo attivo nella gestione dello stato. I suoi detrattori, primo fra tutti, Procopio di Cesarea nella sua Storia Segreta, le rimproverano la giovinezza dissoluta e una condotta del tutto negativa sul trono di Bisanzio. La critica più recente tende però a rivalutarla ritenendo che la sovrana fosse stata costretta a seguire la carriera di attrice a causa dello stretto vincolo ereditario allora esistente nelle professioni e che, una volta divenuta sovrana, non avesse mai dato occasioni per mettere in dubbio la sua moralità. Teodora ebbe inoltre un ruolo politico rilevante, in contrasto con la tradizione bizantina che tendeva a relegare in secondo piano le sovrane e, in particolare, in occasione della rivolta popolare del 532, infuse coraggio negli uomini incitandoli a resistere evitando così che Giustiniano fuggisse abbandonando il potere.
Storia della sovrana più discussa del trono di Bisanzio. Attrice e poi moglie dell’imperatore Giustiniano ebbe un ruolo attivo nella gestione dello stato. I suoi detrattori, primo fra tutti, Procopio di Cesarea nella sua Storia Segreta, le rimproverano la giovinezza dissoluta e una condotta del tutto negativa sul trono di Bisanzio. La critica più recente tende però a rivalutarla ritenendo che la sovrana fosse stata costretta a seguire la carriera di attrice a causa dello stretto vincolo ereditario allora esistente nelle professioni e che, una volta divenuta sovrana, non avesse mai dato occasioni per mettere in dubbio la sua moralità. Teodora ebbe inoltre un ruolo politico rilevante, in contrasto con la tradizione bizantina che tendeva a relegare in secondo piano le sovrane e, in particolare, in occasione della rivolta popolare del 532, infuse coraggio negli uomini incitandoli a resistere evitando così che Giustiniano fuggisse abbandonando il potere.