Author: | Silvana De Mari | ISBN: | 9788867080687 |
Publisher: | Lindau | Publication: | December 3, 2012 |
Imprint: | Lindau | Language: | Italian |
Author: | Silvana De Mari |
ISBN: | 9788867080687 |
Publisher: | Lindau |
Publication: | December 3, 2012 |
Imprint: | Lindau |
Language: | Italian |
Sono esistite civiltà che non hanno avuto la ruota, ma nessuna può sopravvivere senza storie. Le storie infatti sono l’unico mezzo che abbiamo per stemperare la ferocia dell’uomo, per tollerare l’orrore. La narrazione – ascoltare il cantastorie, leggere un romanzo, vedere un film, raccontare una fiaba – modifica i nostri neurotrasmettitori, e diventa il più potente mezzo di condivisione e quindi di comunicazione che possa esistere.Nascosta nella narrazione fantastica c’è la reale magia dell’uomo e ci sono secoli e secoli di dolore, perché, quando qualcosa è troppo atroce per poterlo affrontare, lo nascondiamo lì, dove, protetto dall’ambientazione irreale e dal lieto fine, diventa finalmente sostenibile.È nelle fiabe, è nei racconti con gli elfi, i nani, le streghe, i maghi e gli orchi che è contenuta la spiegazione della follia europea, del nostro omicidio-suicidio: dopo aver sterminato il popolo ebraico, l’Europa si innamora del proprio nemico storico, si inventa una possibilità di convivenza e spalanca le porte all’invasione islamica.Ma per fortuna nel fantasy c’è la risposta a tutto questo. Gli orchi saranno salvati, perché anche loro sono fratelli. La libertà e la giustizia prevarranno, perché ci sono Gandalf e Harry Potter a battersi, e vinceranno. E ciò sarà possibile grazie al coraggio della verità, e non alla menzogna del politicamente corretto, al delirio del multiculturalismo, del comunitarismo, della democrazia annientata dall’importazione della shari’a e dalla beatificazione dell’antisemitismo.
Sono esistite civiltà che non hanno avuto la ruota, ma nessuna può sopravvivere senza storie. Le storie infatti sono l’unico mezzo che abbiamo per stemperare la ferocia dell’uomo, per tollerare l’orrore. La narrazione – ascoltare il cantastorie, leggere un romanzo, vedere un film, raccontare una fiaba – modifica i nostri neurotrasmettitori, e diventa il più potente mezzo di condivisione e quindi di comunicazione che possa esistere.Nascosta nella narrazione fantastica c’è la reale magia dell’uomo e ci sono secoli e secoli di dolore, perché, quando qualcosa è troppo atroce per poterlo affrontare, lo nascondiamo lì, dove, protetto dall’ambientazione irreale e dal lieto fine, diventa finalmente sostenibile.È nelle fiabe, è nei racconti con gli elfi, i nani, le streghe, i maghi e gli orchi che è contenuta la spiegazione della follia europea, del nostro omicidio-suicidio: dopo aver sterminato il popolo ebraico, l’Europa si innamora del proprio nemico storico, si inventa una possibilità di convivenza e spalanca le porte all’invasione islamica.Ma per fortuna nel fantasy c’è la risposta a tutto questo. Gli orchi saranno salvati, perché anche loro sono fratelli. La libertà e la giustizia prevarranno, perché ci sono Gandalf e Harry Potter a battersi, e vinceranno. E ciò sarà possibile grazie al coraggio della verità, e non alla menzogna del politicamente corretto, al delirio del multiculturalismo, del comunitarismo, della democrazia annientata dall’importazione della shari’a e dalla beatificazione dell’antisemitismo.